sabato 28 luglio 2012

Oggi chiedo in prestito…


21 mesi e (quasi) mezzo





Fa caldo e siamo stanchi. Cico dorme, mangiucchia, fa una corsa in spiaggia, si fa leggere una storia. Io cerco di scrivere, di riposare, di fare progetti per l’anno (scolastico) nuovo.

Siamo mollemente dondolanti. Ciondoliamo. Perdiamo tempo. Ci concediamo qualche linea di febbre, così per sport.

In questa aria sospesa e umida, ho tempo per gironzolare sul web. Sono in cerca di idee per la cameretta di Cico e molte suggestioni le trovo da Valentina su Design per Bambini. Mi rallegro, comunque, di non fare questo lavoro di mestiere: sarei sempre indecisa tra mille proposte, mille tessuti, milleuna possibilità per girare il lettino di qui e l’armadio di là. Meglio uno sticker alla parete oppure un mobile appeso al soffitto?

Povero Papà di Cico, che fatica!

A volte però le buone idee spiccano nitidissime anche nel mare magnum di Internet.

Un ottimo esempio è questa crostata di pesche di Claudia di Acquaviva, mamma blogger alla ricerca di se stessa e della pace interiore. La sua ricetta mi ha subito colpito per essere estiva e davvero alla portata di tutti in cucina, senza rinunciare a gusto e soddisfazione del palato (i due ingredienti che, da buona forchetta, apprezzo di più). Inoltre sembra appagare anche i miei esigentissimi lettori che, a quanto scrivono nei commenti, hanno una vera passione per l’eco-bio-green-sostenibile.

Bravi, voi sì che siete attivi e dinamici!
Perciò se avete voglia potete anche provare a fare in casa la pasta brisée prevista dalla ricetta di Pizza pie, che rimanda a Veganblog.it, con le avventure della cagnolina Pizza.

Che c’è ancora?
Volete che la provi prima io?
Volentieri!
Purtroppo però devo declinare l’invito, perché nella nostra casetta minimal del mare… non c’è il forno!
Che ne dite se mi faccio installare questa nuova cucina della foto che invece ce l'ha? L’ho presa a prestito dal catalogo di Daelli.




martedì 17 luglio 2012

Révolution!

21 mesi (giorno più, giorno meno)

Ogni 14 luglio è una festa personale:

ho studiato il francese per 9 anni della mia vita e mi sento - modestia a parte - piuttosto padrona della lingua; la Marsigliese è l'unico inno nazionale che mi piace veramente; infine il mio lato rivoluzionario si accende, complice il caldo estivo, sollecitato da stimoli provenienti dal mondo circostante.

A titolo di esempio:

I privilegi dei nobili e del clero - camuffati da genitori e nonni - non smettono di prevaricare il Terzo Stato - i bambini - neppure alla spiaggia. Mentre i primi due si prendono il meritato riposo dopo un anno di fatiche, il Terzo Stato - dopo lo schiavismo scolastico - è costretto a turni massacranti di compiti delle vacanze, dieta da ombrellone (una fetta di melone o poco più) e, se piccoli, urla e improperi (qualche volta anche schiaffi) per non aver eseguito correttamente la Triade Capitolina del dormire (con il ciuccio)/mangiare (le pappe)/lavarsi (da soli).

Raggiunta la maggiore età, invece, il Terzo Stato deve consegnare le decime del raccolto - il voto di maturità - ai nobili loro padroni che, non contenti dopo 13 anni di scuola, scrivono ai precettori papiri del seguente tenore:

"Ermenegildo, candidato al 100 insieme a due compagni, ha purtroppo conseguito un magrissimo 80, e nessuno degli altri si è avvicinato al 90. Speriamo che questo insuccesso non crei troppo effetto-alone per l'accesso all'Università. Noi, comunque, siamo delusi e arrabbiati".

Ecco invece il commento di un membro del clero a un'amica al telefono:

"Mio nipote è iperattivo. Io sono iperattiva. Insieme facciamo scintille e volano di quegli urli, sapessi, che urli che volano!".

Il nipote ha compiuto ieri due anni.

Allons, enfants! Rivoluzioneee!!!

Ecco il piatto rivoluzionario per festeggiare.


MELANZANE ALLA MODA DI TREVISO

Ingredienti:

- Blu e Bianco = Libertà e Uguaglianza = 1 melanzana a testa per numero di commensali (1/2 per i bambini)
- Rosso = Fratellanza = salsa di pomodoro
- origano (io preferisco la maggiorana)
- capperi
- olio

Procedimento:

Tagliate le melanzane a metà e incidete la polpa con tre tagli obliqui. Cospargete di sale grosso e mettete le melanzane, capovolte, a perdere l'acqua di vegetazione (amara!) su un piatto. Lasciatele così per circa 1 ora.

Ungete con poco olio una padella antiaderente, adagiate le melanzane con la polpa rivolta verso l'alto condite con:
una cucchiaiata di salsa di pomodoro, una manciata di capperi e un pizzico di origano (o maggiorana).
Versate un po' di olio a filo e non aggiungete altro sale!

Accendete la fiamma del gas al minimo e lasciate cuocere - meglio senza coperchio, ma se tende ad attaccare il fondo coprite - per 1 ora SENZA muovere le melanzane.

Con questa lunga cottura, le melanzane verranno saporite e morbide. E' un contorno estivo, adatto per accompagnare un secondo di una certa importanza.




Brindate alla Rivoluzione con...

... Film Blu, Film Bianco, Film Rosso. Trilogia dei colori di Krzystof Kieslowski, Polonia 1993-94
Tre film del grande maestro polacco scomparso sette anni fa che celebrano i valori e i colori della Rivoluzione Francese, attualizzandoli al presente. A suo tempo lanciarono sulla scena Juliette Binoche, Julie Delpy e Irène Jacob, le tre attrici protagoniste. Sono film introspettivi e meditativi che adoro. Sono pesantissimi, perciò li ho serviti con un piatto leggero!
:-)
Una volta ogni tanto, però, lasciatemelo dire: il cinema polacco è un grande cinema!! Rivoluzione!!





martedì 10 luglio 2012

Le conquiste di giugno

20 mesi + 25 giorni


Come l'estratto conto, che arriva sempre in ritardo (e ogni volta ti fa sobbalzare per il furto legalizzato di denaro tra spese, tasse, bolli e interessi passivi), così noi - anche se è luglio da 10 lunghi giorni - facciamo un bilancio dei traguardi di giugno.

Il più rilevante di tutti sono stati i primi passi, una bella sorpresa a lungo sospirata, a cui segue il riavvio della dentizione con il completamento degli incisivi inferiori: un piccolo grande aiuto per mangiare meglio e con meno fatica!

Il premio per la conquista più divertente, però, va alla cannuccia. Nel giro di ventiquattr'ore, Cico da par suo ha dimostrato di essere completamente padrone della situazione: il succo di frutta è in vetta alle classifiche di gradimento e viene svuotato in pochi minuti, senza gocce e macchie.

Cico è proprio così: accelera da zero a mille in pochissimo tempo. Ci arriva dopo, forse, ma quando è pronto è pronto per sempre. Tra l'altro, nessuno gli aveva fatto vedere a bere dalla cannuccia recentemente. Gli è bastato un pomeriggio al mare e alla sera, disidratato al 99%*, ha scolato il brichetto senza alcuno sforzo.

Ecco dunque il suo biberon da autosvezzante... chissà cosa ne penserebbe Dorotea?!? Secondo me farebbe cambio con Cico che, generosamente, potrebbe offrirle una bibita dalla sua scorta personale.



Per scattare questa foto ho usato il contenuto del mio frigorifero:
nessuno mi ha pressato (e tantomeno pagato) per pubblicizzare l'una o l'altra marca di succo di frutta.


* espressione tratta dalla commedia...

... Se solo fosse vero di Mark Waters, Usa 2005
Un film romantico tratto dal best-seller del francese Lévy con una frizzante Reese Witherspoon e un depresso Mark Ruffalo che si scontrano/incontrano senza sapere che lei, in realtà, è... non vi rovino la sorpresa. Si trattano temi serissimi, sotto la veste della commedia brillante: eutanasia, abuso della professione medica, fede vs. ragione. Estivo per tutti!

mercoledì 4 luglio 2012

Mandala di latte

20 mesi + 17 giorni


Le entusiastiche reazioni al mio post sulle bucce di mela, mi hanno ispirato un altro riuso eco-artistico degli scarti.

Ecco a voi i primi 6 mesi di latte vaccino di Cico che si stimano in ben 110 litri di latte intero Alta Qualità.

Come lo so? Semplice! Ho conservato per la scuola primaria dei vicini di casa i tappi delle bottiglie di latte bevute da Cico e ho pensato di disporne alcuni così:


Il latte vaccino è l'unico alimento su cui sono stata molto fiscale: neanche una goccia prima del primo compleanno, nonostante sia a conoscenza del fatto che molte mamme lo danno ai figli (diluito con acqua) già a 8 mesi.

Innanzitutto il latte vaccino è specie-specifico per i vitelli, perciò non è adatto al cucciolo d'uomo, per il quale l'unico latte Onnipotente & Perfettissimo è quello materno. Se, per vari motivi, questo non è disponibile si deve dare il latte formulato e non altro.

Il consumo di latte vaccino prima dell'anno, infatti, è - insieme all'uso di ammorbidente per il bucato - il primo responsabile dell'insorgere della dermatite atopica. Particolare attenzione, poi, va fatta per chi - come Cico - ha avuto la crosta lattea: questi bambini sono a rischio intolleranza e nella top-three degli alimenti potenzialmente allergizzanti c'è, appunto, il latte vaccino.

Per questo con Cico sono andata cauta: la prima tazza l'ha bevuta a 13 mesi e così ho dribblato allegramente il problema delle diluizioni con acqua.

Successone!
Il latte, insieme alla pizza, è ormai al centro del suo cuore.

Ne approfitto qui anche per invitare alla calma coloro che sono spaventati dall'idea di un eccessivo consumo di latte da parte dei figli.

Un bravissimo medico omeopata consultato per Cico mi ha riassunto così le cose: fino a un anno la dieta dei bambini è quasi esclusivamente lattea (cioè quello che li sazia), mentre fino a 3 anni si considerano ancora lattanti, il che vuol dire che, occasionalmente o spesso, può capitare che facciano pasti a base di solo latte vaccino o materno (per chi sceglie di proseguire l'allattamento oltre il primo anno).

Disco verde anche al latte prima di andare a dormire, con l'accortezza di aggiungere un cucchiaino di zucchero di canna per compensare la povertà di zuccheri del latte.

E' invece a colazione che il latte si dovrebbe offrire non zuccherato, proprio perché i cereali del mattino (biscotti, fette biscottate, pane, torta) integrano perfettamente le carenze del latte.

Per i drogati di latte, Cico in testa, la soluzione migliore è assecondarli (principio cardine dell'autosvezzamento): così facendo, dovrebbero mantenere l'abitudine del latte prima di coricarsi solo fino a 2 anni e mezzo, 3 al massimo e calare le quantità per poi consumarne meno o addirittura arrivare a non berne più.

Questo non è un male, perché poi il latte vaccino all'essere umano adulto non serve più come prima. Lasciando fare ai bambini, sapranno esattamente cosa è bene per loro. Ve lo conferma una che a 3 anni ha smesso completamente di bere latte.


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